"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


domenica 27 gennaio 2013

Per un aiuto, meglio donare un maiale

In questi anni sono state messe in atto da parte delle autorità governative piuttosto che di Ong o gruppi di volontariato diverse forme di sostegno diretto alle famiglie più vulnerabili, in particolare nei villaggi: si pensi all’assegnazione di una mucca ( progetto governativo Girinka) di un maiale piuttosto che di una capra ( Progetto Mikan dell'Ass. Kwizera).Alla prova dei fatti, sembra che l’assegnazione di un maiale sia la forma con il più alto ritorno. Questo è quanto emerge dal programma d’aiuto del governo belga, APEL, che dal 2008 alla fine del 2012 ha distribuito oltre 25000 maiali a più di 16.000 famiglie a cui ha messo a disposizione anche le strutture di ricovero. La redditività di un maiale è raccontata da una vedova inserita nel progetto:”al primo parto, il maiale ha partorito 9 maialini. Ho dato un maiale ad una altra famiglia vulnerabile, come previsto dalle regole del programma, e ho venduto gli altri  8 ricavando 53.000 Frw . Al secondo parto i maialini sono stati 8 e ho ancora dato un  porcellino a un’altra famiglia, ne ho tenuto uno per me e venduto i restanti sei per 40.000 Frw.” Naturalmente l’inserimento nel programma ha richiesto un’adeguata formazione  sotto la guida di un veterinario.Alla prova dei fatti la prolificità dei maiali e i tempi di gestazione ( tre mesi e tre settimane) e di allattamento ( due mesi) consentono un tasso di moltiplicazione molto alto. L’aumento della domanda della carne di maiale sempre più apprezzata tra i rwandesi offre un importante sbocco commerciale. Non va inoltre dimenticato che il letame dei maiali  trova un uso in agricoltura come fertilizzante.Ecco spiegato il successo del programma. Visti i numeri si comprende come l’assegnazione di un maiale sia preferito alla stessa assegnazione di una mucca che richiede maggiori investimenti e tempi più lunghi per avere un ritorno economico. A questo punto presto o tardi  anche la capra, animale che riveste un ruolo di rilievo nella cultura rwandese, forse rischia di essere soppiantata dal maiale.

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